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Come registrare lo schermo del PC gratis e senza programmi [2018

Quante volte ci è capitato di voler registrare lo schermo del nostro PC e non sappiamo mai quale programma utilizzare con la paura di installare programmi inutili o fastidiosa pubblicità.

Come registrare lo schermo del PC senza programmi

Oggi vi mostriamo un software online grazie al quale è possibile registrare il desktop del proprio PC. Per desktop intendo ogni attività che fai sul pc che risulta visibile dal tuo schermo.

Il software è ad uso illimitato e completamente gratuito. Registra inoltre l’audio proveniente dalle casse del nostro PC senza la necessità di avere microfoni o altri dispositivi.

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Registra il desktop del PC mentre lavori con Video Grabber Online

Accediamo al sito di Grab Online Videos. Il software è 100 % gratuito.

Questo software gratuito ha 3 funzioni che forse col tempo vi potranno essere utili.

La prima sezione chiamata “Grab Online Videos” vi permette di scaricare sul vostro PC dei filmati presenti sul web, ad esempio da YouTube, Facebook o altre piattaforme video.

La seconda sezione chiamata “Convert Video” vi permette di convertire un file multimediale presente sul vostro hard disk e scaricarlo in seguito nel formato a te desiderato.

Non sono queste le funzioni però che oggi ci interessano. Se sei capitato qui è perchè vuoi sapere come registrare il monitor del tuo PC senza utilizzare programmi vari, senza avere grandi capacità tecniche e sopratutto senza spendere un centesimo.

Le caratteristiche di Video Grabber Online

  • Completamente gratuito
  • Nessuna limitazione nel suo utilizzo
  • Possibilità di registrare lo schermo intero o parte di esso
  • Risoluzione massima di registrazione in base alla risoluzione del tuo monitor
  • Facilità di utilizzo

Registrare lo schermo del PC è una pratica molto utilizzata per chi fa video live utilizzando determinati applicativi sul web come anche il semplice browser Google Chrome, Mozilla Firefox o altro.

La comodità di questo software, oltre al fatto che è gratuito e non richiede installazione, è la facilità di utilizzo, accessibile a tutti e la possibilità di registrare senza problemi i movimenti del mouse e contestualmente registrare il proprio viso da webcam e oppure registrare la propria voce tramite microfono.

Registriamo il desktop del computer attraverso un sotfware gratuito

Accediamo alla sezione “Record Screen” come mostriamo nel video che segue:

Premiamo nel pulsante “Start Recording”.

Se, come immagino, è la prima volta che utilizzate questa piattaforma di registrazione del monitor occorre accettare che il nostro browser installi alcuni driver all’interno del nostro PC. Confermate dunque tranquillamente le richieste e attendete pochi secondi il termine dell’installazione.

Dovrete accettare ed avviare l’installazione dei driver del software online di registrazione come nell’immagine che segue:

installazione-registrare-schermo-pc

Vi ricordo che non state installando alcun programma ne software nel vostro PC, bensì la registrazione del desktop viene fatta attraverso questa piattaforma online.

Ora siamo pronti, da qui in avanti accedendo al sito Video Grabber sarà sufficiente avviare l’applicazione cliccando sempre su “Start Recording” ed il PC (se avete Windows 7, 8 o 10) vi chiederà di confermare l’avvio di un software esterno, confermando vi ritroverete con questa schermata al centro del monitor:

Registra il monitor del PC senza programmi

Analizziamo la schermata del programma per registrare lo schermo del PC

Attraverso gli angoli ed i lati segnati da un quadratino bianco è possibile allargare la parte dello schermo che desideriamo registrare, la risoluzione totale della parte che verrà catturata la vediamo in basso a fianco alla scritta “Custom”. Selezionando questa voce è possibile scegliere fra alcuni standard di risoluzione più comuni, FullHD (1920×1080), HD (1280×720), YouTube standard (640×320) e altro.

Il pulsante rosso “REC” posto a sinistra permette di far partire la registrazione. Sappiate che dal momento in cui viene cliccando il pulsante di registrazione parte un conto alla rovescia di 3 secondi, passati i quali comincia la cattura dello schermo.

Il simbolo del monitor serve per scegliere quale dispositivo registrare, se lo schermo del vostro PC o eventualmente attraverso una webcam collegata al computer.

Il simbolo del microfono serve per scegliere quale canale audio registrare, qui ovviamente è possibile scegliere anche di disattivare completamente la registrazione audio o selezionare un microfono esterno così che possiate registrare la vostra voce.

Il pulsante dell’ingranaggio serve per entrare nelle impostazioni dove è possibile configurare i tasti rapidi e la cartella di default dove salvare i filmati registrati.

I quattro quadratini a fianco al punto di domanda vi suggerisce altre applicazioni come quelle citate ad inzio articolo. Infine possiamo ridurre l’applicazione a icona così come chiuderla definitivamente.

Come salvare il file video della registrazione appena effettuata

Così come per far partire la registrazione premiamo il pulstante “REC” per terminare al posto del record avremo un pulsantino di pausa come nell’immagine che segue:

guida-registrazione-dello-schermo

Questa raffigura il software quando è in uso.

salvare-registrazione-dello-schermo

Cliccato sul pulsante pausa in blu, possiamo riprendere la registrazione in un secondo momento, aggiungendo una parte di filmato a quella già registrata, così da avere infine un file video unico.

La parte destra dell’applicazione è la fase conclusiva dove possiamo salvare il video appena registrato. Clicchiamo quindi nella spunta verde di conferma e si aprirà automaticamente il filmato.

Ora selezioniamo il pulsante in basso a destra e si aprirà una schermata dove possiamo scegliere fra varie opzioni:

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L’applicazione offre svariate modalità di salvataggio del file.

Se desiderate avere il file presente fisicamente nel vostro PC allora selezioniamo “Save as Video File”, qui ci chiederà il percorso dove salvare il video ed il nome che vogliamo dare al file.

Stessa cosa accade per quanto riguarda il pulsante “Save as GIF File” con l’unica differenza che non avremo un file video bensì un’immagine animata denominata GIF. Essa non contiene audio al suo interno ma è molto meno pesante rispetto ad un filmato completo.

Attraverso “Edit video Video File” è possibile andare a modificare il video appena creato attraverso la registrazione del desktop.

Infine abbiamo i pulsanti di condivisione, attraverso i quali è possibile anzichè scaricare il file sul vostro PC caricarlo direttamente su una delle piattaforme suggerite: YouTube, Video (due portali che racchiudono la possibilità di caricare e visualizzare filmati sul web) e Google Drive e Dropbox (portali gratuiti di storage online).

 

AGGIORNAMENTO 25/08/2017

A distanza di mesi dal tutorial possiamo confermare che lo strumento è veramente potente e valido.

Nonostante sia un software completamente gratuito offre molte possibilità come abbiamo visto, registrare lo schermo del pc mentre lavoriamo non è mai stato così semplice ed intuitivo.

Mai avuto un problema nell’utilizzo, mai il programma che andasse in crash, non ci ha mai abbandonati nonostante un utilizzo costante nel tempo.

Ringraziamo dunque VideoGrabber per il tool e ci auguriamo sia supportato pienamente nel tempo.

 

Se avete dubbi sull’utilizzo o avete consigli commentate qui sotto sarò lieto di rispondervi.

Dipendenza da smartphone, come la tecnologia ci aiuta a vivere meglio

La tecnologia che ci aiuta a vivere meglio

I device digitali comportano rischi ed effetti Collaterali: ma ci sono soluzioni intelligenti che ci aiutano a vivere in modo più consapevole la nostro dimensione digitale.

Ho scritto spesso del pericolo di sviluppare una dipendenza dai dispositivi digitali, rinunciando a ore di sonno, lavoro e vita sociale. In Germania hanno perfino coniato una nuova parola, “Smombie”, che è la fusione di “smartphone” e “zombìe” e descrive chi cammina con lo sguardo fisso sullo schermo del proprio telefono, totalmente inconsapevole del mondo intorno. Come fare per non “smombizzarrirci”?

La tecnologia stessa ci offre qualche antidoto.

MISURIAMO IL TEMPO SPESO ONLINE

Il primo passo è capire se siamo a rischio, valutando in modo oggettivo il tempo che passiamo ordine: possiamo usare, anche solo per un po’, un s!sterna che misuri quanto e come usiamo computer e smartphone.

Attenzione: tutte le app che misurano le nostre attività digitali ci chiedono di tracciare cosa facciamo, quindi per una volta leggiamo con attenzione i termini di servizio per capire quali dati cediamo e che uso ne verrà fatto e consideriamo se cancellarci una volta terminata la diagnosi.

DISCONNETTIAMOCI QUANDO SERVE

Le interruzioni continue impediscono di entrare nello stato di flusso in cui lavoriamo davvero bene: se abbiamo problemi a mantenere la concentrazione, possiamo obbligarci a stare offline. Io quando devo finire un lavoro metto lo smartphone in modalità aereo, per non ricevere chiamate e notifiche; ci sono anche sistemi che mandano offline “a tempo” i nostri dispositivi o ci impediscono di accedere a determinati siti.

FACCIAMO ATTIVITA’ FISICA

Infine, ricordiamoci che abbiamo un corpo che deve muoversi: anche in questo caso, misurare ciò che facciamo e darci obiettivi da raggiungere è un attimo incentivo per ricordarci di andare a camminare/correre/nuotare in ormai una quantità di dispositivi – i più classici piscina. Ci sono ormai una quantità di dispositivi indossabili – i più classici sono i braccialetti contapassi – che tracciano automaticamente vari tipi di  attività fisica e spesso anche quanto e come dormiamo. lo da quando uso il Fitbit, uno dei tanti tracker, ho iniziato a camminare con regolarità e ormai faccio quasi tatti i giorni quei 10.000 passiche ms l’OMS indica come l’attività fisica ideale per mantenersi in salute.

Approfondimenti

App per tracciare quanto e come usiamo i device Ce ne sono tantissime; fra le più diffuse, per smartphone Android abbiamo Quality Time e App Usage, su iOS c’è Moment; RescueTime funziona sia su piattaforma Android che sui normali computer. Tutte consentono di avere un quadro chiaro di quanto usiamo il nostro dispositivo e per cosa, nonché di stabilire delle `soglie di allarme” per ricordarci di smettere.

  • bitly/QualityTimeApp
  • bit.ly/AppUsageTracker
  • www.rescuetime.com

Andare offline quando serve RescueTime fra le altre cose ci permette di impostare tempi di disconnessione forzati e di limitare l’accesso a social network e app “succhiatempo”. Molte altre opzioni si trovano facendo una ricerca con “digital detox” su GooglePlay, AppStore o le estensioni del browser che usiamo; una molto consigliata è (OFFTIME), disponibile sia per Android che per iOS.

  • https://offtime.co

Testo tratto da Alessandra Farabegoli

GDPR la nuova legge europea sulla Privacy policy, rendi il tuo sito web conforme entro il 25 maggio

GDPR Nuovo regolamento europeo privacy su WordPress

Il 25 maggio 2018 entra in vigore il nuovo GDPR (General Data Privacy Regulation) a livello europeo, che rende necessario adeguare il tuo sito web, il blog o il tuo eCommerce alla nuova normativa europea. Dal momento in cui essa sarà in vigore, è possibile incorrere in multe molto ma molto salate.

GDPR - Nuovo regolamento sulla privacy policy

Rendiamo regolare il tuo sito web in WordPress

Blog (semplice blog di qualsiasi argomento si tratti)
Sito web e sito vetrina (compresa eventuale sezione blog/news)
Sito eCommerce (WordPress+WooCommerce)

GDPR – Intervento per regolarizzare un sito web in WordPress

Interveniamo in brevissimo tempo per regolarizzare il tuo sito web alle nuove normative sulla Privacy Policy.

L’adeguamento al GDPR è uno dei servizi nati per rispondere ad una grande esigenza, quella di regolarizzare al meglio il proprio sito internet di fronte alle novità ed alle nuove leggi in arrivo in Italia e non solo. Esso deriva dall’esigenza del proprietario di un sito web di mettersi in regola con la nuova normativa europea.

Per la parte legale relativa ai documenti di privacy policy e cookie policy potrai utilizzare un servizio online o avvalerti della consulenza di un legale di tua conoscenza.

Intervento per rendere conforme il tuo sito internet in ottica GDPR

Regolarizzazione del sito web a partire da 99 euro

Di seguito le operazioni lato tecnico (operative) che andremo a compiere sul tuo sito web:

  • Installazione di un plugin per i cookie
  • Pubblicazione nel footer di una pagina di privacy policy
  • Link ad una pagina sulla informativa cookie
  • Revisione form di contatto
  • Adeguamento del modulo di iscrizione alla Nesletter
  • Impostazione dei commenti sul blog
  • Messa a norma dei processi di acquisto

Sono esclusi dall’offerta, i costi previsti dei servizi legali (es: iubenda) che adeguano i documenti informativi di privacy policy e cookie policy.

La responsabilità dei dati contenuti in questi documenti è a carico del titolare dei dati, quindi il titolare del sito web su cui andremo ad effettuare il lavoro.

    Errore 404, cosa non fare e come gestirlo con dei redirect

    Errori 404, cosa fare e come gestirli

    E’ da molto che i web master si domandano se gli errori 404 o broken link penalizzano. Dopo gli ultimi aggiornamenti dell’algoritmo di google, qualche webmaster e qualche SEO affermano che gli errori 404 penalizzano. Ma bisogna valutare caso per caso, sicuramente non porta a penalizzazioni avere errori 404, ma cali di traffico sicuramente si. Se un ospite segue un link che porta a niente, si è di fronte a una perdita di visite. L’algoritmo di google potrebbe portare alla penalizzazione della pagina che ospita un errore 404 per determinati motivi. Sicuramente sono più gravi gli errori di accesso negato alle risorse.

    Gli errori 404 e cosa NON dobbiamo fare

    Risolvere gli errori 404 è sempre una buona norma. Se si dispone di un sito che utilizza un CMS, bisogna verificare che non provochi la pubblicazione di pagine con errori 404 sistematicamente. Un’altra pratica non vista di buon occhio dai motori di ricerca è utilizzare i redirect 301 di tutte le pagine con errore 404 alla home page del nostro sito. E’ meglio che una pagina restituisca errore 404 e non che venga redirezionata verso la home page. Se si deve necessariamente cancellare un articolo o spostarlo, è una buona pratica utilizzare un redirect 301 per non lasciare al caso eventuali link che non porteranno a niente, compresi eventuali segnali social di condivisione. Il redirect 301 può risolvere moltissimi problemi di struttura del nostro sito web, ma anche la sitemap può essere di grande aiuto per comunicare ai motori di ricerca le pagine esistenti.

     

    Di sicuro, risolvere gli errori 404 è una buona norma da seguire, specialmente se si utilizza un CMS per forum o per blog dove le pagine possono essere continuamente spostate, cancellate o riorganizzate, sopratutto per non perdere inutilmente del traffico. Ritornando al discorso delle eventuali penalizzazioni dovute agli errori 404; la guida ufficiale di google dice sostanzialmente che gli errori 404 non incidono in alcun modo sul posizionamento del nostro sito web, ma è comunque una buona consuetudine risolverli per non perdere inutilmente del traffico che potremmo guadagnare risolvendo questi errori. Naturalmente, se nel nostro google-webmaster troviamo qualche errore 404 che per un qualsiasi motivo non riusciamo a risolvere, non è un problema. Se invece, gli errori 404 sono svariate migliaia, il problema potrebbe essere nella struttura delle url del nostro sito e quindi del nostro CMS.

    La scrittura per il web come lavoro online

    La scrittura per il web come lavoro online da casa

    Il mestiere della scrittura nel web, può avere un numero forse illimitato di categorie e di rami presso i quali specializzarsi.

    Oggi, come mai prima d’ora, la scrittura è importante, così come è fondamentale la scrittura all’interno di un’azienda, o meglio all’interno della comunicazione di una impresa. Molto più spesso infatti sentiamo parlare di copywriter, cioè una persona che si occupa esclusivamente di scrivere testi per il web.

    Nella comunicazione di impresa ogni strumento deve avere il suo linguaggio, non possiamo fare un discorso tecnico (ad esempio), se il nostro pubblico sono le mamme di neonati, in quanto esse, stanno cercando esclusivamente informazioni in merito alla cura del proprio figlio/a.

    Scrivere un discorso, una recensione o un pensiero personale è diverso da scrivere una brochure per pubblicizzare un prodotto o un’attività. Scrivere il bilancio annuale della tua società è differente da scrivere una presentazione di una propria candidatura ad un posto di lavoro o un documento tecnico. Così, non si possono fare una pagina o un sito internet prendendo testi pensati e scritti da e per la carta, salvarli in formato web e pensare di avere successo e di “sfondare”.

    Un esempio di buona scrittura, nel campo di test e recensioni di prodotti di tecnologia è AiTeq.org, un piccolo progetto che cura la parte testi, in merito alla recensione di prodotti tecnologici di vario genere, dagli accessori per le console alla cavetteria, dalle cuffie per il running a quelle professionali etc..

    Nel caso della scrittura online tutto è molto più complicato, perché il mondo della rete si evolve in continuazione e non facciamo in tempo ad elaborare non tanto le nuove regole, ma quanto le idee, che una volta immaginate, sono già superate. Anni fa, le pagine erano lunghi testi scritti su un fondo grigio mentre oggi veniamo assaliti da colori che attraggono la nostra attenzione

    A lungo andare dunque, la scrittura non è e non sarà l’unico fattore importante, a farlo da padrone saranno le emozioni che facciamo provare all’utente oltre ovviamente, alle informazioni che riusciamo a dare e trasmettere durante la lettura del nostro articolo.

    L’obiettivo per restare aggiornati con i tempi è:

    • leggere articoli di noti writer sul web e seguire i loro progetti
    • interagire con questi “influencer” del settore in modo da apprendere più possibile e captare ciò che ci è rimasto più difficoltoso
    • scovare nicchie di mercato, dove è possibile lavorare, senza troppe difficoltà, in modo da testare tutto ciò che abbiamo appreso con il tempo
    • non pensare di essere il migliore, né il peggiore, occorre essere modesti ed essere bravi ad apprendere ogni minimo spunto
    • testa, prova, sbaglia, correggi e riprova, solo così puoi ambire a diventare il numero 1!

    Detto questo, in bocca al lupo a te che hai letto e vorresti cominciare a lavorare in questo settore. La concorrenza c’è, tanta, ma c’è anche spazio per tutti per lavorare e farlo bene!

    3 strumenti gratis per l'invio di newsletter e di mail massive

    3 software gratuiti per l’invio della newsletter

    Dopo aver ampiamente parlato di come realizzare al meglio una campagna di email marketing attraverso l’utilizzo della newsletter, andiamo a scoprire quali sono i principali e più utilizzati software gratuiti, per la creazione e l’invio della mail come newsletter.

    3 strumenti gratuiti per creare ed inviare newsletter

    Questi strumenti gratuiti, ti forniscono la possibilità di inviare mail ad un ampio numero di indirizzi, precedentemente acquisiti attraverso l’iscrizione alla tua newsletter o probabilmente al feed RSS. La newsletter consiste nell’invio di mail targetizzate in base ad interessi mostrati attraverso l’utilizzo del proprio sito web.

    Qui è possibile vedere i migliori software per l’invio massivo di emails.

    Scopriamo quali sono i tre migliori e sopratutto gratuiti!

    1- Tinyletter

    Tinyletter, uno strumento gratuito per l'invio massivo di email.

    Tinyletter, uno strumento gratuito per l’invio massivo di email.

    Tinyletter è un ottimo servizio per l’invio massivo di email, in quanto oltre alla facilità di utilizzo, permette anche una notevole personalizzazione attraverso l’utilizzo di strumenti interni come il reach text editor ed il html editor. L’apertura dell’account è semplice e rapida, il tutto può essere fatto entro un paio di minuti. Attraverso Tinyletter è anche possibile inserire un form di iscrizione all’interno delle email che invierai, in modo da incentivare l’iscrizione al tuo sito web verso gli utenti che ricevono la mail e desiderano farlo.

    Tinyletter è uno strumento simile a Tinypng, strumento gratuito per ridurre il peso delle immagini senza perdere qualità, completamente gratuito e facile da utilizzare.

    2- Mailchimp

    Mailchjimp è lo strumento per l'invio di mail massive più famoso del web

    Mailchimp è lo strumento per l’invio di mail massive più famoso del web

    Mailchimp è il software più famoso al mondo per l’utilizzo della newsletter e l’invio massivo di email. Esso ha un ampio numero di template già integrati, in modo da poterli utilizzare per inviare mail ai vostri iscritti.

    La versione gratuita del programma permette di inviare un massimo di 1.200 email al mese (un po’ limitativo, dipende dall’ampiezza della vostra struttura di newsletter), fino ad un massimo di 2.000 iscritti, dopo di che, occorre acquistare la versione premium, ecco i costi:

    Prezzi e specifiche del servizio premium di Mailchimp

    Prezzi e specifiche del servizio premium di Mailchimp

    Oltre ad essere lo strumento più utilizzato, è anche semplice da utilizzare grazie alla sua possibilità di personalizzazione e la grande flessibilità nel suo utilizzo.

    3- Letterpop

    Letterpop è un servizio di invio newsletter gratuito e semplice da utilizzare

    Letterpop è un servizio di invio newsletter gratuito e semplice da utilizzare

    Letterpop oltre ad essere completamente gratuito, ha la particolarità di poter creare un template di email molto particolare ed accattivante. Grazie alla sua semplicità di utilizzo e modi di personalizzare, grazie al fatto che è possibile copiare ed incollare testi, immagini da flickr e quant’altro, risulta essere uno degli strumenti web (utilizzabili direttamente dal browser) più comodi e facili da utilizzare.

    Qui è possibile in pochissimo tempo, creare il template, scrivere o copiare il testo della mail, inserire logo ed eventuali immagini e spedire la newsletter, niente più niente meno. Ovviamente non aspettatevi uno strumento professionale come Mailchimp che abbiamo descritto precedentemente!

    Conclusioni – Miglior programma per l’invio massivo di email

    In conlcusione possiamo affermare che Mailchimp resta il leader nel settore, ma con parecchie limitazioni. Per cui se il tuo interesse è non pagare per usufruire di un servizio come questo puoi scegliere fra Tinyletter e Letterpop.

    Il primo più completo e professionale, il secondo invece per neofiti e più semplice da strutturare ed utilizzare.

    Buon invio di mail massive a tutti i lettori!

    5 consigli per una ottima campagna di email marketing

    Consigli utili per una campagna di email marketing

    Sentiamo spesso parlare di email marketing, ma non sempre riceviamo una newsletter chiara, concisa e che catturi la nostra attenzione.

    Vediamo dunque alcuni punti importanti su cui focalizzare la nostra attenzione, nel momento in decidiamo di affrontare questo investimento, perché importante vederla come investimento e non come spesa, altrimenti partiamo già con il piede sbagliato.

    5 consigli fondamentali per una campagna di email marketing

    Partiamo brevemente spiegando cos’è l’email marketing e sopratutto a cosa serve.

    L’email marketing nel 2018, consiste nel raggiungere un potenziale cliente attraverso un marketing così detto “diretto”, attraverso l’utilizzo dei messaggi di posta elettronici (email).

    Ecco una serie di punti importanti da seguire all’interno di una campagna:

    1. identifica l’oggetto e gli obiettivi delle tue email;
    2. crea il tuo template;
    3. stabilisci la tua audience e crea le tue liste;
    4. imposta il monitoraggio dei risultati;
    5. invia la tua email e utilizza i dati per migliorare la tua strategia.

    Oggetto ed obiettivo delle email

    Il primo passo è forse il più importante, vale a dire definire l’obiettivo della campagna e quindi determinare la frase che sta nell’oggetto della mail. Non essere banale, non scrivere frasi del tipo “solo oggi” oppure “saldi”. Sono frasi comuni, che identificano spesso e volentieri lo SPAM.

    Cerca di attrarre l’utente al click ed all’apertura della mail.

    Template identificativo

    È importante far si che non appena io apra la mail ricevuta, capisca che il mittente sia tu, senza leggere appunto l’indirizzo o il nome di colui che me l’ha inviata.

    Quindi colori uguali alla grafica aziendale, logo ben visibile nella testata della mail e magari font personalizzato, sempre che effettivamente l’azienda ne utilizzi uno appositamente creato per il web.

    Stabilisci audience e crea delle liste

    Importante quasi quanto l’obiettivo della mail, è il destinatario della stessa. Vale a dire, a chi invio cosa? Non posso pensare di inviare la stessa mail ai miei 10.000 follower, bensì devo targetizzare bene ogni email inviata per aumentare il tasso di apertura e conversione (numero di volte che viene aperta la mail e che grazie all’apertura porta ad un acquisto).

    Crea delle liste in base agli interessi ed ai comportamenti dei tuoi utenti. Supponiamo tu sia un venditore di scarpe (per fare un esempio facile), non possiamo inviare una mail con un prodotto come una scarpa con tacco da donna al 50%, allo stesso modo, sia a uomini che donne. Bensì dobbiamo scegliere la tipologia dell’utente che la riceverà in base al sesso, all’età ed altre caratteristiche che siamo riusciti a ricavare, formando così un grande database di clienti.

    Monitorare i risultati

    Spesso questo è un passaggio che non viene considerato, ma in realtà è un punto fondamentale, in quanto permette di controllare l’andamento della campagna e portarne delle migliorie.

    Attraverso un’analisi approfondita possiamo spingere là dove abbiamo già discreti risultati e migliorare o anche eventualmente smettere di inviare mail di marketing dove non abbiamo risultati.

    Non snobbare questa pratica, in quanto i soldi che stai investendo sono i tuoi e penso che non ti piaccia sperperarli!

    Invia la mail e migliora la strategia

    Collegandoci al punto precedente, ora che la nostra email è stata inviata è il momento di attendere i risultati, analizzarli e migliorarne destinatari e contenuti. Quindi alcuni parametri importanti da seguire, come abbiamo già accennato sono:

    • Deliverability
    • Tasso di apertura
    • CTR

    In parole povere, quante volte sono state aperte le mail? Hanno portato clienti? Se si quanti? Cosa hanno acquistato?

    Tutti questi dati serviranno per migliorare la campagna, ottimizzare le spese ed aumentare i profitti. Solo così riuscirai a prenderti delle soddisfazioni!

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    Campagna di email marketing di successo: ecco le linee guida da seguire

    Come impostare una risposta automatica su Messenger di una pagina Facebook

    Come impostare il messaggio automatico di risposta in una pagina FB

    Il quesito che ci poniamo oggi è questo:

    Come configurare la risposta automatica sul Messenger di Facebook per una Pagina?

    La procedura è molto semplice, ma chiaramente se non sappiamo dove andare, anche questo diventa difficile. La guida che segue, è adatta ad una Pagina Facebook, non è possibile farlo su profili privati.

    Andiamo a vedere come fare, passo dopo passo:

    Le Risposte istantanee sono messaggi inviati automaticamente come prima risposta della tua Pagina ai nuovi messaggi. Ad esempio, puoi usare una risposta istantanea per comunicare ai clienti che riceveranno presto una risposta o per ringraziarli per aver contattato la tua Pagina.
    Per attivare le Risposte istantanee per la tua Pagina:

    Clicca su Impostazioni in alto nella Pagina.

    Clicca su Messaggi nella colonna sinistra.

    Cliccare impostazioni, poi messaggi all'interno della tua Pagina Facebook

    Cliccare impostazioni, poi messaggi all’interno della tua Pagina Facebook

    In Assistenza con le risposte, clicca per selezionare  accanto a Invia risposte istantanee alle persone che scrivono messaggi alla tua Pagina.

    Qui è possibile impostare il messaggio automatico di risposta su Messenger di una Pagina Facebook

    Qui è possibile impostare il messaggio automatico di risposta su Messenger di una Pagina Facebook

    Per modificare la risposta istantanea, clicca su Modifica. Ora puoi inserire il messaggio che vuoi venga inviato automaticamente all’utente che ti contatta, in seguito è sufficiente cliccare su Salva.

    Ecco cosa fare per disattivare le risposte istantanee, dobbiamo fare i medesimi passaggi, ma ovviamente andando a disattivare l’impostazione:
    1. Clicca su Impostazioni in alto nella Pagina.
    2. Clicca su Messaggi nella colonna sinistra.
    3. In Assistenza con le risposte, clicca per selezionare No accanto a Invia risposte istantanee alle persone che scrivono messaggi alla tua Pagina.

    Hai letto l’articolo su:

    Come inserire la risposta automatica ad un messaggio su Messenger di Facebook

    Con LinkDetox puoi analizzare i backlink sospetti che arrivano nel tuo sito web

    Link Detox, per analizzare i backlink sospetti

    Tutti sappiamo che la link building è importante per il posizionamento dei siti web e che sono anche fondamentali per costruire una reputazione del sito su Google. Tuttavia, è altrettanto noto che Google non vede di buon occhio i link negativi, i c.d. link tossici, che possono causare anche un peggioramento del posizionamento nella SERP dei motori di ricerca. Infatti Google, è risaputo, ha intrapreso ormai una lotta senza quartiere contro quei siti che hanno dei backlink negativi e sospetti, sempre nell’ottica di ottenere nei migliori risultati della SERP i siti che hanno articoli e link di ottima qualità.

    Tuttavia sappiamo bene anche che non tutti i backlink sono ricercati e voluti. Ecco perchè, per non subire delle penalizzazioni da Google anche pesanti, sarebbe bene cercare di eliminare tutti i backlink che non vogliamo perchè sono sospetti o di scarsa qualità. Ci sono degli strumenti appositi che possono aiutare in questa operazione, quindi ripulendo il sito da tutti i backlink che potrebbero essere malvisti da Google.

    Si chiama LinkDetox e si tratta di un backlink checker, sviluppato da Cemper, che pemrette l’accesso con 1 dollaro oppure pubblicando un tweet per ottenere, in questo modo, un report gratuito della propria situazione.

     

    Dopo di che, dato che il software è a pagamento, per poterlo avere sul proprio PC bisogna pagare un pacchetto mensile il cui costo varia a seconda dei servizi e delle prestazioni richieste.

    Ma come funziona LinkDetox?

    Si tratta di uno strumento abbastanza semplice. La prima cosa da fare è quella di inserire l’url del quale si voglia ottenere il report, e quindi avviare il processo.

    Esso è in grado, alla fine dell’analisi del proprio sito web, di dire quanti backlink ha trovato, il numero delle pagine che hanno dei backlink, di mostrare un grafico che individua il rapporto fra i link utili e quelli che invece sono dannosi o che sono considerati sospetti.

    Non solo: LinkDetox individua anche la provenienza, l’indirizzo mail del proprietario del sito, il numero di backlink che possiede, l’ancor text ed il pagerank del sito dal quale viene il backlink sospetto o dannoso.

    Inoltre, sempre per quanto riguarda i backlink non graditi, indica un punteggio: cliccando sul punteggio è possibile conoscere di più delle caratteristiche del sito per mezzo di un codice che indica per esempio se il sito non è indicizzato su Google, e via dicendo.

    LinkDetox permette anche di scaricare un report compatibile con Google. La cosa migliore da fare, quando si trova un backlink negativo o sospetto, è di contattare il proprietario del sito e chiederli di rimuoverlo.

    Esso permette quindi di localizzare esattamente i link sospetti e tossici sul tuo sito. Non solo, perché oltre a localizzarli, questo utile strumento permette anche di dare tutte le informazioni specifiche utili sulla provenienza del link, sul tipo di backlink, sul punteggio di danno che potrebbero portare al proprio sito, sui contatti del proprietario del sito. In questo modo potete sempre stare al sicuro da Google, nella certezza che in ogni momento potete conoscere se il vostro sito è a rischio e rimediare, in modo da evitare le penalizzazioni da parte di Google.

    A cura di Max Del Rosso, SEO & Link building Specialist ilmioposizionamento.it

    Traduzione e reinterpretazione italiana di The art of SEO

    The art of SEO – Traduzione del libro in lingua italiana

    È una notizia strabiliante quella che state ora leggendo. Il famoso libro (qualcuno osa chiamarla anche bibbia), The art of SEO verrà presto tradotto e reinterpretato in lingua italiana.

    The art of SEO – Edizione in lingua italiana in arrivo

    The art of SEO è il libro più famoso mai scritto (purtroppo solo in lingua inglese e mai tradotto), che tratta l’argomento di posizionamento organico nei risultati dei motori di ricerca.

    Il suddetto libro esiste in varie edizioni, la prima più economica uscita nell’anno 2012 e la terza più costosa ed aggiornata, disponibile dall’anno 2015.

    The art of SEO edizione 2012 acquistabile a soli 7 euro

    The art of SEO edizione 2012 acquistabile a soli 7 euro

     


    The art of SEO terza edizione del 2015, acquistala a partire da 27 euro

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    Questa è la descrizione del libro in lingua originale:

    Three acknowledged experts in search engine optimization share guidelines and innovative techniques that will help you plan and execute a comprehensive SEO strategy. Complete with an array of effective tactics from basic to advanced, this third edition prepares digital marketers for 2016 with updates on SEO tools and new search engine optimization methods that have reshaped the SEO landscape

    Novices will receive a thorough SEO education, while experienced SEO practitioners get an extensive reference to support ongoing engagements.

    Tradotta in lingua italiano significa ciò:

    Tre grandi esperti in ottimizzazione dei motori di ricerca, condividono linee guida e tecniche innovative che ti aiuteranno ad espandere ed eseguire una strategia SEO. Completano il libro alcune tattiche da quelle base a quelle avanzate. Questa edizione preparata per il marketing digitale del 2016, che comprende tutti gli aggiornamento di tool SEO ed i nuovi metodi di posizionamento.

    I novizi in materia riceveranno un’educazione SEO, mentre gli esperti in materia riceveranno esperienza e consigli pratici da utilizzare nel proprio lavoro.

    Il libro è scritto da tre diversi autori: Eric Enge, Stephan Spencer, Jessie Stricchiola.

    Chi traduce il libro?

    La traduzione del libro è stata annunciata circa un paio di giorni fa da due grandi esperti italiani di marketing e SEO: Jacopo Matteuzzi e Flavio Mazzanti.

    Entrambi fanno parte del team Studio Samo (nota società di marketing digitale italiana), che, fra le altre cose, organizza uno dei corsi SEO più strutturati in Italia, Da zero a SEO. La reinterpretazione sarà fatta improntando il volume verso il mercato italiano, molto differente rispetto a quello anglosassone o peggio ancora statunitense. Un’arma in più dunque, anche per chi ha letto l’edizione originale.

    La notizia è stata data proprio da Jacopo nel gruppo Facebook Da zero a SEO com’è possibile vedere qui di seguito:

    Annuncio di Jacopo Matteuzzi della traduzione in lingua italiana del libro The art of SEO

    Annuncio di Jacopo Matteuzzi della traduzione in lingua italiana del libro The art of SEO

    La traduzione richiederà ovviamente tempo e denaro, a tal proposito i due esperti SEO di Studio Samo hanno aperto le prenotazioni attraverso la piattaforma Flacowski, raggiungibile a questo link:


    Questi sono i punti di forza e sopratutto i “plus” che potrai acquisire dalla lettura del libro:

    • Comprendi le molte complessità della SEO
    • Esplora le basi teoriche e il funzionamento interno dei motori di ricerca
    • Comprendi il ruolo dei Social, dei dati dell’utente e dei link
    • Scopri gli strumenti per tener traccia dei risultati e misurare il successo
    • Esamina gli effetti degli algoritmi di Panda e Penguin di Google
    • Prendi in considerazione le opportunità nel SEO mobile, locale e verticale
    • Costruisci un team SEO competente con ruoli definiti
    • Dai un’occhiata al futuro della ricerca e all’industria SEO

    Quando sarà disponibile l’edizione italiana?

    Il progetto ha previsto come termine ultimo settembre 2018, quindi fra burocrazie varie, pubblicazione e quant’altro, ci aspettiamo di vederlo nelle librerie italiane ed online entro Natale 2018. Un bel regalo insomma per chi ambisce di lavorare in questo settore!

    Se nel frattempo avete necessità di una consulenza SEO, non esitate a contattarci attraverso l’apposito form che segue: