?>Febbraio 2018 - Lucio Alessandri - Digital Marketing SEO

Archivio mensile 23 Febbraio 2018

Traduzione e reinterpretazione italiana di The art of SEO

The art of SEO – Traduzione del libro in lingua italiana

È una notizia strabiliante quella che state ora leggendo. Il famoso libro (qualcuno osa chiamarla anche bibbia), The art of SEO verrà presto tradotto e reinterpretato in lingua italiana.

The art of SEO – Edizione in lingua italiana in arrivo

The art of SEO è il libro più famoso mai scritto (purtroppo solo in lingua inglese e mai tradotto), che tratta l’argomento di posizionamento organico nei risultati dei motori di ricerca.

Il suddetto libro esiste in varie edizioni, la prima più economica uscita nell’anno 2012 e la terza più costosa ed aggiornata, disponibile dall’anno 2015.

The art of SEO edizione 2012 acquistabile a soli 7 euro

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The art of SEO terza edizione del 2015, acquistala a partire da 27 euro

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Questa è la descrizione del libro in lingua originale:

Three acknowledged experts in search engine optimization share guidelines and innovative techniques that will help you plan and execute a comprehensive SEO strategy. Complete with an array of effective tactics from basic to advanced, this third edition prepares digital marketers for 2016 with updates on SEO tools and new search engine optimization methods that have reshaped the SEO landscape

Novices will receive a thorough SEO education, while experienced SEO practitioners get an extensive reference to support ongoing engagements.

Tradotta in lingua italiano significa ciò:

Tre grandi esperti in ottimizzazione dei motori di ricerca, condividono linee guida e tecniche innovative che ti aiuteranno ad espandere ed eseguire una strategia SEO. Completano il libro alcune tattiche da quelle base a quelle avanzate. Questa edizione preparata per il marketing digitale del 2016, che comprende tutti gli aggiornamento di tool SEO ed i nuovi metodi di posizionamento.

I novizi in materia riceveranno un’educazione SEO, mentre gli esperti in materia riceveranno esperienza e consigli pratici da utilizzare nel proprio lavoro.

Il libro è scritto da tre diversi autori: Eric Enge, Stephan Spencer, Jessie Stricchiola.

Chi traduce il libro?

La traduzione del libro è stata annunciata circa un paio di giorni fa da due grandi esperti italiani di marketing e SEO: Jacopo Matteuzzi e Flavio Mazzanti.

Entrambi fanno parte del team Studio Samo (nota società di marketing digitale italiana), che, fra le altre cose, organizza uno dei corsi SEO più strutturati in Italia, Da zero a SEO. La reinterpretazione sarà fatta improntando il volume verso il mercato italiano, molto differente rispetto a quello anglosassone o peggio ancora statunitense. Un’arma in più dunque, anche per chi ha letto l’edizione originale.

La notizia è stata data proprio da Jacopo nel gruppo Facebook Da zero a SEO com’è possibile vedere qui di seguito:

Annuncio di Jacopo Matteuzzi della traduzione in lingua italiana del libro The art of SEO

Annuncio di Jacopo Matteuzzi della traduzione in lingua italiana del libro The art of SEO

La traduzione richiederà ovviamente tempo e denaro, a tal proposito i due esperti SEO di Studio Samo hanno aperto le prenotazioni attraverso la piattaforma Flacowski, raggiungibile a questo link:


Questi sono i punti di forza e sopratutto i “plus” che potrai acquisire dalla lettura del libro:

  • Comprendi le molte complessità della SEO
  • Esplora le basi teoriche e il funzionamento interno dei motori di ricerca
  • Comprendi il ruolo dei Social, dei dati dell’utente e dei link
  • Scopri gli strumenti per tener traccia dei risultati e misurare il successo
  • Esamina gli effetti degli algoritmi di Panda e Penguin di Google
  • Prendi in considerazione le opportunità nel SEO mobile, locale e verticale
  • Costruisci un team SEO competente con ruoli definiti
  • Dai un’occhiata al futuro della ricerca e all’industria SEO

Quando sarà disponibile l’edizione italiana?

Il progetto ha previsto come termine ultimo settembre 2018, quindi fra burocrazie varie, pubblicazione e quant’altro, ci aspettiamo di vederlo nelle librerie italiane ed online entro Natale 2018. Un bel regalo insomma per chi ambisce di lavorare in questo settore!

Se nel frattempo avete necessità di una consulenza SEO, non esitate a contattarci attraverso l’apposito form che segue:

    I tre migliori strumenti per controllare la velocità di caricamento del tuo sito web

    Tre migliori strumenti per testare la velocità di un sito web

    Hai spesso sentito parlare di pesantezza di un sito web? Ma come quantificare questa pesantezza? Esistono delle linee guida?

    Analizziamo assieme brevemente questo fattore e la sua importanza ed in seguito vi mostriamo i:

    3 migliori strumenti gratuiti per controllare la velocità di un sito web

    Rispondiamo inizialmente alle varie domande:

    Si sente spesso parlare di pesantezza, ma non è affatto quantificabile. In quanto posso avere un sito pesante (oltre 2/3 mb) ma avere un server così performante che l’utente che entra nel mio sito internet nemmeno si accorge della pesantezza. Viceversa posso avere un sito leggerissimo ma essere ospitato in un hosting economico e di scarsa qualità, che l’utente esce dal tuo sito web a causa della lunga attesa nel caricamento.

    Quindi cosa fare in questo caso? Come controllare questo fattore? È così importante?

    Si è fondamentale per due motivi. Il primo perchè Google, ci dice che è un fattore di ranking, ciò significa che se avete un sito web che fatica a caricare, allora avrete maggiori difficoltà nel posizionare il sito nei risultati organici di un motore di ricerca.

    Seconda cosa, immedesimiamoci nell’utente che fa una ricerca su google ed entra nel tuo sito web, passano quattro, no cinque secondi. Cosa fai? Torni indietro e passi al sito internet successivo. Quindi l’utente non visita il tuo sito web, inoltre Google vede un’alta frequenza di rimbalzo (più è alta e più significa che l’utente abbandona velocemente il sito web), quindi analizza negativamente la tua pagina web in ottica SEO.


    Passiamo al dunque, ecco i tre strumenti di cui parlavamo:

    Google Developers Page Speed Insights

    Il primo strumento di cui vi parliamo è di Google. Simula il passaggio del crawler e mostra dati di visualizzazione da desktop e da mobile. Inoltre vi mostra alcuni suggerimenti per migliorare la velocità di caricamento.

    Sito web: https://developers.google.com/speed/pagespeed/insights/

    WebPageTest

    Strumento che permette di controllare la velocità di caricamento oltre ad un’analisi approfondita di tutti i file presenti al caricamento della pagina inserita con i tempi singoli di caricamento.  Permette di scegliere dispositivo di simulazione e/o zona da cui far partire il test.

    Sito web: http://www.webpagetest.org/

    Pingdom

    Strumento che grazie alla possibilità di scegliere quattro diverse zone in cui ospitare il test. Fornisce inoltre dei suggerimenti per migliorarne la velocità dopo aver effettuato il test.

    Sito web: https://tools.pingdom.com/

    Server interni di un'azienda. Cos'è il www3 e perchè viene utilizzato

    Che cos’è il www3 in un dominio? Cosa significa?

    Vi siete mail imbattuti in un sito web che inizia per www3? Che cos’è? Cosa significa e in cosa si differenzia dal dominio standard di un sito web in www?

    Scopriamolo assieme.

    Che cos’è il dominio www3? Che differenze ha dal www?

    In un indirizzo Web o URL, ad esempio http://www.company.com, la parte “company.com” (la parte finale), identifica i server dell’organizzazione da contattare per servire il sito richiesto.

    L’organizzazione contattata è libera di instradare internamente la richiesta a uno qualsiasi dei suoi server web disponibili. La parte principale dell’URL, ad esempio “www.” aiuta a decidere come eseguire questo routing interno.

    Alcune aziende usano “www2.”, “Www3.”, ecc. Per eseguire il “bilanciamento del carico”. Una richiesta iniziale al “www.”, il server potrebbe essere reindirizzato a un server meno occupato, ad esempio “www2.”.

    Un altro esempio è il routing basato sui ruoli. Ad esempio, store.apple.com e developer.apple.com sono entrambi ospitati su apple.com, ma svolgono diversi ruoli sul Web; uno è un negozio online, l’altro è un sito con risorse per i programmatori. (E probabilmente ognuno di essi è anche bilanciato in modo da non riscrivere il tuo URL).

    In breve, qualsiasi cosa dopo il protocollo (http: //) e prima del dominio (‘company.com’) è gestita dall’organizzazione ospitante, per una varietà di motivi diversi come bilanciamento del carico, ruoli, marketing, ecc.

    Ecco un esempio di un sito, in questo caso è dell’azienda Lenovo (nota ditta di smartphone, tablet e PC) che ha il sito reindirizzato su www3:

    Il sito Lenovo.it è reindirizzato su www3, ecco l'esempio

    Il sito Lenovo.it è reindirizzato su www3, ecco l’esempio

    La stessa identica cosa è possibile farla chiaramente con www1 e www2, potenzialmente all’infinito.

    Quindi qual’è la vera differenza?

    In realtà non vi è alcuna differenza, semplicemente stiamo visitando un sito web che, anzichè essere ospitato su un server come può essere Aruba, ilTuoHosting, TopHost ecc.. è posizionato in un server interno all’azienda. Solitamente questa operazione è più costosa ma molto più performante.

    Il server viene gestito internamente, sia per quanto riguarda la sicurezza attraverso firewall o altro, sia per quanto riguarda i backup e tutta la manutenzione del device.

    Fake news su Facebook, 10 modi per riconoscerli

    10 modi per riconoscere una fake news su Facebook

    Dopo che abbiamo parlato mesi fa delle fake news (notizie false) sui Social e sul web in generale, anche Facebook si è mossa attivamente a favore della scoperta di tali falsità.

    A tal proposito, a molti utenti del noto Social Network blu, è comparso un messaggio informativo che cercasse di aiutare le persone a scovare le notizie false presenti su internet specie all’interno della piattaforma Facebook.

    Il messaggio che Facebook mostra ai suoi utenti, come individuare fake news

    Il messaggio che Facebook mostra ai suoi utenti, come individuare fake news

    10 modi per capire quando leggiamo una fake news

    Qui troviamo le parole che è possibile leggere nell’aposito articolo di Mark Zuckerberg:

    Vogliamo fermare la diffusione di notizie false su Facebook. Scopri di più su ciò che stiamo facendo. In Italia, Facebook ha aderito all’iniziativa di contrasto alla disinformazione online promossa dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni mediante l’istituzione del Tavolo tecnico per la garanzia del pluralismo e della correttezza dell’informazione sulle piattaforme digitali (Delibera n. 423/17/CONS).

    Ci stiamo impegnando per limitare la diffusione delle notizie false e ti vogliamo fornire alcuni suggerimenti che ti aiuteranno a capire a cosa fare attenzione:

    1. Non ti fidare dei titoli: le notizie false spesso hanno titoli altisonanti scritti tutti in maiuscolo e con ampio uso di punti esclamativi. Se le affermazioni contenute in un titolo ti sembrano esagerate, probabilmente sono false.
    2. Guarda bene l’URL: un URL fasullo o molto simile a quello di una fonte attendibile potrebbe indicare che la notizia è falsa. Molti siti di notizie false si fingono siti autentici effettuando cambiamenti minimi agli URL di questi siti. Puoi accedere al sito per confrontare l’URL con quello della fonte attendibile.
    3. Fai ricerche sulla fonte: assicurati che la notizia sia scritta da una fonte di cui ti fidi e che ha la reputazione di essere attendibile. Se la notizia proviene da un’organizzazione che non conosci, controlla la sezione “Informazioni” della sua Pagina per scoprire di più.
    4. Fai attenzione alla formattazione: su molti siti di notizie false, l’impaginazione è strana o il testo contiene errori di battitura. Se vedi che ha queste caratteristiche, leggi la notizia con prudenza.
    5. Fai attenzione alle foto: le notizie false spesso contengono immagini e video ritoccati. A volte, le immagini potrebbero essere autentiche, ma prese fuori contesto. Puoi fare una ricerca dell’immagine o della foto per verificarne l’origine.
    6. Controlla le date: le date degli avvenimenti contenuti nelle notizie false potrebbero essere errate e la loro cronologia potrebbe non avere senso.
    7. Verifica le testimonianze: controlla le fonti dell’autore per assicurarti che siano attendibili. La mancanza di prove o il riferimento a esperti di cui non viene fatto il nome potrebbe indicare che la notizia è falsa.
    8. Controlla se altre fonti hanno riportato la stessa notizia: se gli stessi avvenimenti non vengono riportati da nessun’altra fonte, la notizia potrebbe essere falsa. Se la notizia viene proposta da fonti che ritieni attendibili, è più probabile che sia vera.
    9. La notizia potrebbe essere uno scherzo: a volte può essere difficile distinguere le notizie false da quelle satiriche o scritte per divertire. Controlla se la fonte è nota per le sue parodie e se i dettagli e il tono della notizia ne rivelano lo scopo umoristico.
    10. Alcune notizie sono intenzionalmente false: usa le tue capacità critiche quando leggi le notizie online e condividile solo se non hai dubbi sulla loro veridicità.