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Email Marketing facile esiste davvero?

Quando parliamo di Email Marketing, parliamo di tutte quelle attività volte a far principalmente tornare l’utente nel nostro sito web dopo che lo ha già visitato o meglio ancora ha già fatto operazioni sul nostro portale come un acquisto o semplicemente l’iscrizione alla newsletter.

Per approfondire l’argomento generale di Email Marketing ti consiglio di leggere questo articolo:

Cos’è l’Email Marketing


Passata la fase iniziale sull’apprendimento base della tecnica sopra citata, vediamo se è possibile ed eventualmente come fare per attuare una campagna di Email Marketing efficace in maniera facile.

Campagna di Email Marketing facile ed efficace

Nel tuo tempo libero avrai sicuramente letto un sacco di guide e tutorial che cercano di insegnarti come strutturare una campagna vera e propria in grado però di dare dei risultati. Bene secondo il nostro modesto parere, tutte queste guide sono più o meno inutili, in quanto il lavoro di Email Marketing non si inventa da un giorno all’altro leggendo un articolo di un blog.

Attenzione, con questa affermazione non diciamo assolutamente che tutto ciò che è scritto è sbagliato o falso, anzi, tutto quello che viene scritto dai più grandi blogger italiani in tema Web Marketing è assolutamente giusto e di grande aiuto per chi, come noi per esempio, siamo nel mondo del digitale da diverso tempo.

Al contrario per una persona che, come te forse entra oggi in punta di piedi, può essere soltanto complicato e di poca utilità partire con i piedi di piombo.

Per questo motivo uno fra gli articoli di maggior informazione che vi consigliamo di leggere sono questi due:

 

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5 strumenti migliori per una campagna di Email Marketing e di Newsletter efficace – Foto di Antevenio.it

5 strumenti di Email Marketing e Newsletter


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Campagna di email marketing di successo: ecco le linee guida da seguire

12 consigli per una campagna di successo


 

Quindi l’Email Marketing facile esiste?

La risposta è no, non esiste un pulsante che tu premi e tutto viene fatto in maniera automatica, esistono però un sacco di strumenti o aziende in grado di aiutarti nella realizzazione di una campagna efficace.

A tal proposito i consigli che possiamo darvi sono questi:

Trova un’azienda della tua zona che si occupa di Web Marketing e che abbia un ufficio o quanto meno delle persone che si dedicano al lavoro di Email Marketing, valuta la tua possibilità di investimento (spesa) ed inizia una collaborazione attiva. Collaborazione attiva significa un rapporto diretto dove potersi interfacciare con le persone che trattano e lavorano per la tua attività, per il raggiungimento dei tuoi obiettivi e non quei rapporti lavorativi freddi dove si ha il timore anche di fare una telefonata o una mail per sapere l’andamento della propria campagna.

L’alternativa è affidarsi a qualche libero professionista sul web. Il metodo di rapporto è lo stesso di quello precedente con la differenza che qui ci possiamo basare su recensioni reali di chi ha già testato il servizio e fidatevi, di lavoratori competenti ce ne sono a bizzeffe!

Consiglio finale per una campagna facile e funzionale

Se vuoi apprendere di più sull’Email Marketing, anche soltanto nozioni, parole importanti, termini anglosassoni e quant’altro, ti consigliamo di acquistare e scaricare l’App per Smartphone realizzata da FuturaWeb SRL:

Email Marketing facile, App per iOS

L’App esiste attualmente solo per dispositivi iOS (Apple) ed è gratuita, che dire, approfittatene!

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Come funziona Gtranslate, plugin di traduzione

Gtranslate è un plugin per la gestione del tuo sito web in multilingua. Esso sfrutta la traduzione istantanea di Google Tranlsate, ma ciò non significa che ci sia un rapporto diretto fra i due servizi.

Come funziona Gtranslate, plugin di traduzione

Il plugin è funzionante e compatibile con tutti i siti web in HTML ed è disponibile il file di installazione per WordPress e per Joomla. Noi lo abbiamo provato su piattaforma Joomla.

Come anticipato precedentemente il software utilizza e sfrutta le API di Google per la traduzione istantanea con Google Translate, ma quali lingue supporta?

Lingue supportate dal plugin Gtranslate

Ecco l’elenco delle lingue in cui traduce:

afrikaans, albanese, amarico, Arabic, armeno, Azero, basco, bielorusso, bengalese, bosniaco, Bulgarian, catalano, Cebuano,Chichewa, Cinese semplificato), Cinese tradizionale), Corsica, croato, ceco, danese, Dutch, English, esperanto, estone, filippina, Finnish, French,frisone, galiziano, georgiano, German, greco, Gujarati, Creolo haitiano, Hausa, hawaiano, ebraico, hindi, Hmong, ungherese, islandese, Igbo,Indonesian, irlandese, Italian, Japanese, giavanese, kannada, kazako, khmer, Korean, Curdo (Kirmanji), Kirghizistan, lao, latino, lettone, lituano,lussemburghese, macedone, malgascio, Malay, Malayalam, maltese, maori, marathi, mongolo, Myanmar (birmano), nepali, Norwegian, Pashto,persiano, polacco, Portuguese, punjabi, rumeno, Russian, samoan, gaelico scozzese, serbo, Sesotho, shona, Sindhi, singalese, Slovak, sloveno,somalo, Spanish, sudanese, swahili, Swedish, tajik, tamil, telugu, Thai, turco, ucraino, Urdu, uzbeka, vietnamita, gallese, Xhosa, yiddish, Yoruba, zulù

Vediamo ora invece come configurare una forzatura di non traduzione.

Come forzare una non traduzione con Gtranslate

Che significa? Questo che vi spiegheremo ora serve per far si che il plugin non vada a tradurre determinate parole o frasi all’interno di un testo del tuo sito internet.

Supponiamo per esempio che il nome del tuo brand sia citato nel testo ed erroneamente il plugin traduca anche quella parola, in questo modo è possibile forzare la non traduzione di tale testo in modo tale che il nome del brand resti in lingua originale rispetto al resto del testo che viene tradotto.

Attenzione – Questa funzionalità è utilizzabile solo nella versione Premium a partire da 3,99 €.

Partendo dal presupposto che sia installato correttamente il plugin Gtranslate, nel testo dell’articolo su Joomla occorre andare nell’editor HTML, come nell’immagine che segue:

Cliccando lì andremo nell’editor HTML e dovremo configurare il testo in questo modo:

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Entrare nell’editor di testo di Joomla per forzare la non traduzione tramite Gtranslate

Come scrivere un TESTO DA NON TRADURRE

Il testo da NON tradurre, va messo dentro ad un apposito tag “span”, come nell’esempio che segue:

testo-da-non-tradurre-gtranslate

Come configurare una forzatura di non traduzione del testo in Gtranslate

Come scrivere un TESTO DA TRADURRE

non va toccato, in modo tale che il plugin Gtranslate attraverso la traduzione di Google Translate, tradurrà automaticamente il testo.

Ecco l’esempio di traduzione in editor HTML:

Il risultato una volta tradotto il testo sarà il seguente ad esempio in lingua inglese:

TESTO DA NON TRADURRE – translated text

testo-non-tradotto-da-gtranslate

Esempio di forzatura di non traduzione del testo in lingua russa con Gtranslate

dove-caricare-la-sitemap

Dove caricare la Sitemap del tuo sito web?

Spesso e volentieri si è sentito parlare di Sitemap e noi ne abbiamo ampiamente parlato qui:

Ti può interessare leggere anche:
Sitemap: che cos'è e come utilizzarla correttamente

A cosa serve la Sitemap e come crearla gratuitamente

Come creare gratuitamente una Sitemap ed inviarla a Google

Ora che sappiamo bene come una Sitemap vada creata ed in seguito alla sua creazione come va segnalata a Google, vediamo il passaggio che sta in mezzo alle due precedenti operazioni.

Dove caricare la Sitemap del tuo sito web?

La Sitemap, ripetiamo, è quel file che identifica l’alberatura del tuo sito internet, quindi permette ai bot dei motori di ricerca di scovare tutti i contenuti pubblicati sul tuo sito web fino ad oggi.

La Sitemap va effettivamente caricata nell’FTP del tuo sito web, generalmente viene posizionata nella root del tuo sito internet (cartella iniziale dell’installazione del CMS).

Prendiamo l’esempio nostro, che ospitiamo il sito su TopHost e vediamo effettivamente dove abbiamo posizionato il nostro file “Sitemap.xml”.

Primo passo è quello di generare correttamente una Sitemap e noi utilizziamo il servizio gratuito di SeoUtility.com:

generazione-sitemap-con-seoutility

Come generare una sitemap gratuita con SeoUtility

Ora che è stata appositamente creata, il secondo passo è quello di accedere al “File manager” del proprio hosting o più facilmente (se ne avete l’accesso) entrare nell’FTP del vostro sito web in modo tale da caricare rapidamente il file della Sitemap.

sitemap-caricata-nel-ftp

Il file della Sitemap è stato caricato nella root del sito web

Ora che abbiamo correttamente uploadato il file è possibile proseguire nella segnalazione della Sitemap a Google attraverso il tool (ex Webmaster tool) Google Search Console.

Per ulteriori dettagli su come caricare e segnalare il file al motore di ricerca principale nel mondo (Google) prosegui la lettura qui:

Come inviare correttamente la Sitemap a Google

ubersuggest-funzioni

Come usare UberSuggest per trovare keyword

UberSuggest è un sito web che offre un servizio gratuito utile a chiunque abbia a che fare con il web, più precisamente con chi si occupa di SEO (ottimizzazione del posizionamento sui motori di ricerca), webmaster (coloro che si occupano di realizzazione di siti web) e copywriter (la figura che si occupa di scrivere articoli per il web).

Come usare UberSuggest per trovare keyword

Scopriamo UberSuggest e le sue principali funzioni.

Get more keywords ideas

Use Übersuggest to quickly find new keywords not available in the Google Keyword Planner. Take your keyword research to the next level with tons of keyword ideas for SEO, PPC and your next content marketing campaign.

 

Questo breve testo è preso dalla homepage di UberSuggest e tradotto in italiano significa questo:

Utilizza UberSuggest per trovare nuove parole chiave che non sono disponibili nel Google Keyword Planner. Porta la ricerca delle parole chiave al prossimo livello con tonnellate di idee per la SEO, PPC ed per la tua prossima campagna di Marketing.

Parole chiave a coda lunga

Con “coda lunga” si intendono quelle parole chiave non primario. poniamo l’esempio della parola chiave “realizzazione siti web” una coda lunga potrebbe essere aggiungere alla keyword principale alcune parole correlate come “in wordpress” oppure “economici”.

Grazie a quelle parole, andiamo a coprire una ricerca dell’utente ancora più specifica, in quanto la parola chiave diventerà:

Realizzazione siti web in WordPress oppure Realizzazione siti web economici.

Questo discorso di coda lunga è utile e fondamentale in una strategia SEO sopratutto, in quanto ci permette di scovare nuove nicchie non ancora battute o quanto meno di farci trovare sui motori di ricerca senza andare a competere con i colossi del web che sono posizionati con parole chiave comuni e non specifiche.

La funziona essenziale dunque di questo tool è quella di suggerire decine anzi centinaia di parole chiave affini a quella che tu darai in pasto al software.

Come prima cosa impostiamo il paese nel quale vogliamo fare la ricerca, nel nostro caso l’Italia:

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Ubersuggest come effettuare una ricerca in Google Italia

UberSuggest, troviamo suggerimenti alle parole chiave (keywords)

Il prossimo passo è quello di dare in pasto al programma la parola chiave principale che vogliamo analizzare, UberSuggest ci restituirà una serie di risultati con parole chiave affini e correlate che ci aiuteranno a trovare altre keywords da utilizzare per raggiungere il nostro obiettivo.

Come possiamo vedere dall’immagine che segue, proponendo la seguente parola chiave “realizzazione siti web” il software ci suggerisce inizialmente le parole chiave più utilizzate su Google che contengono la chiave primaria da noi inserita nel tool. In seguito ci suggerisce le keywords correlate che contengono la nostra parola chiave principale con suggerimenti che partono con tutte le lettere dell’alfabeto:

risultati-keywords-ubersuggest

Le parole chiave che ci suggerisce UberSuggest

UberSuggest il WordCloud

Il WordCloud, pensato da UberSuggest è una composizione delle principali parole collegate alla keyword principale che abbiamo inserito.

Le parole vengono inserite nell’immagine a differenti dimensioni a seconda del volume di ricerca che esse hanno. È molto carino e utile utilizzare questa immagine da inserire nel prorpio articolo del blog o altro.

ubersuggest-word-cloud

WordCloud di UberSuggest, le principali keyword in un’immagine

UberSuggest, la funzione che non conoscevi

Forse ti è sfuggita questa grande funzione di UberSuggest.

Non solo puoi trovare gratuitamente keywords correlate a quella principale in Google, bensì puoi effettuare la stessa ricerca su altre tipologie di motori, ad esempio YouTube (il principale portale di video online), Google Immagini (il principale motore di ricerca di immagini appunto), Shopping (integratore di prodotti in vendita online di Google), Google News (aggregatore di notizie della società di Mountain View).

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Ubersuggest trova keywords in youtube, immagini, shopping e news.

 

Se necessiti di assistenza, o un preventivo per la tua prossima campagna di Web Marketing, non esitare a contattarci per un consulto:

 


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Perché è importante avere un sito e-commerce integrato al gestionale

31,7 miliardi di fatturato, con una crescita del 10% rispetto all’anno scorso: questi sono i numeri del commercio online in Italia.

Un’impennata che ha interessato tutti i settori del mercato, in particolare quello dell’abbigliamento, che da solo ha generato il 2% del ricavo totale, con un giro d’affari superiore ai 600 milioni di euro.

Questi dati incoraggianti dovrebbero spingere qualsiasi negoziante ad aprire la propria attività al commercio in rete, creando una strategia di vendita unitaria, che metta insieme negozio fisico e online.

E-commerce per vendere sul web

Tuttavia, per vendere e guadagnare sul web, non basta semplicemente avere un sito e-commerce, ma è fondamentale che questo sia integrato con un software gestionale specifico per il fashion retail.

Per quale motivo?

Solitamente chi gestisce un e-commerce senza avere alle spalle un gestionale specializzato, si ritrova ad affrontare quotidianamente una serie di problemi quali

  • utilizzare il CMS del sito come se fosse un gestionale, con tutti gli errori e le limitazioni del caso
  • gestire un doppio carico dei capi, con una grossa perdita di tempo e denaro non riuscendo a pubblicare, in modo veloce, tutti gli articoli all’interno dell’e-commerce
  • non avere una perfetta conoscenza delle giacenze di magazzino, né tantomeno la possibilità di condividerle; un problema che si amplifica quando ci si trova a gestire più negozi, incorrendo in spedizioni degli articoli ritardate o sbagliate, con clienti che disdicono l’ordine perché il capo non è più disponibile
  • gestire manualmente tutta la sezione riguardante i prodotti (caricamento, schede, aggiornamenti, ecc…)
  • difficoltà nel gestire grossi volumi di dati, il che determina una serie di limitazioni nella quantità di prodotti da caricare e risultati solo parziali per quanto riguarda le vendite e le altre attività del negozio
  • impossibilità di avere una comunicazione in tempo reale tra i due sistemi

Tutti queste situazioni, neanche a dirlo, influiscono in modo molto negativo sulle vendite e sui guadagni dei negozianti, perché non permettono di sfruttare un sito e-commerce al massimo delle potenzialità.

Come vendere online per avere profitto

Secondo un recente studio, ridurre anche solo del 5% l’abbandono del carrello da parte dei visitatori porta ad un incremento dei profitti tra il 25% e il 125%; per questo c’è bisogno di gestire alla perfezione il proprio e-commerce, integrandolo ad un gestionale specifico che permette di conoscere in tempo reale le giacenze di magazzino e le disponibilità dei capi.

Per i negozianti che vogliono cominciare a vendere online con un sistema unico, che comprenda gestionale, e-commerce e integrazione con i maggiori marketplace, un’ottima soluzione è rappresentata dal gestionale con ecommerce integrato MagicStore.

Con MagicStore è possibile vendere online in modo semplice e veloce perché, con pochi click, si scelgono i capi da pubblicare in rete direttamente tra quelli presenti all’interno del gestionale, senza preoccuparsi di effettuare più volte il carico e lo scarico, perché tutto viene gestito contabilmente e in maniera automatizzata, come i prodotti venduti che vengono eliminati dalle disponibilità.

Questi sono i vantaggi che può ottenere non solo chi ha un sito per la vendita online con MagicStore, ma anche chi ha già un e-commerce, perché MagicStore è un gestionale integrato con Prestashop.

In questo modo, i negozianti possono dare maggiore visibilità alla propria attività, raggiungendo potenziali clienti in tutto il mondo, eliminando le giacenze di magazzino e il rischio di invenduto.

Un risultato non da poco per i retailer che vogliono avere, tramite il loro sito e-commerce, un canale di vendita alternativo, con il quale aumentare le vendite e i guadagni della propria azienda.

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Come installare automaticamente WordPress su TopHost

TopHost è il servizio di hosting e spazio web più economico in Italia. Offre tre tipologie di servizi per un massimo di circa 25 € IVA compresa.

 

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TopHost, l’hosting italiano economico ed affidabile

Come installare automaticamente WordPress su TopHost

Per i meno esperti del mondo digitale, abbiamo pensato di fare una piccola guida su come installare automaticamente WordPress attraverso il pannello di controllo di TopHost.

Partiamo dal presupposto ovviamente che abbiamo già acquistato uno dei due servizi TopHost che oltre al dominio includano anche lo spazio web per ospitare il sito internet.

Ora dobbiamo accedere al pannello di controllo, per farlo fate login sul sito www.tophost.it e vi troverete con questa schermata:

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Come accedere al pannello di controllo su TopHost

Accesso al pannello di controllo ed installazione

Cliccando sull’ingranaggio del dominio dove desideriamo installare wordpress ed accederemo alla pagina del pannello di controllo. Inserite login e password e sarete dentro. Ci ritroveremo di fronte ad una schermata così:

installare-wordpress-su-tophost

Come installare automaticamente wordpress su TopHost

Cliccando sul pulsante evidenziato “Installazione WordPress”, partirà una schermata che vi chiederà conferma dell’installazione, cliccate ok e proseguiamo.

Installazione di WordPress completata, ora l’accesso al backend

Al termine del caricamento si avvierà una pagina che vi conferma l’installazione di WordPress. È importante prendere nota dei dati che vi vengono forniti ora, perchè sono i parametri di accesso al “backend” del sito web in WordPress.

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Installazione automatica di WordPress dal pannello di controllo su TopHost

L’accesso alla gestione del sito internet in WordPress è sempre strutturata in questo modo: www.dominioacquistato.it/wp-admin

Come vi suggerirà TopHost infatti accedendo a quel link, vi verrà richiesto login e password, qui inseriremo quelli che il servizio di hosting ci ha appena comunicato (ecco perché era importante prendere nota).

Ora siamo pronti per iniziare a strutturare il sito web e farlo posizionare in prima pagina su Google.

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Passaggio sicuro da Http ad Https, cosa ricordarsi

Il passaggio di un sito web da Http ad Http è una questione molto importante alla quale bisogna stare molto attenti.

Passaggio sicuro da Http ad Https, cosa ricordarsi

Https è un fattore di posizionamento sui motori di ricerca secondo Google, perciò il passaggio di un sito web in Http all’aggiunta di un certificato di sicurezza SSL è una procedura delicata.

Il protocollo SSL è un certificato che permette al sito web di passare dati anche sensibili in modo sicuro. Il browser Google Chrome segnala la sicurezza di un sito, quindi la presenza dell’Https attraverso una spunta verde a fianco all’URL. Chiaramente questo certificato è utile quando si trattano dati sicuri come dati personali di identità o dati di pagamento.

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Google Chrome ci mostra che il sito è sicuro

Veniamo a noi, parliamo brevemente dei passaggi da fare una volta passato il sito in Https.

Cosa fare dopo il passaggio ad Https

sito-sicuro-con-httpsCome mettere in sicurezza il tuo sito web. Mettiamo il lucchetto!

Tutti questi passaggi ti consentono di mantenere il posizionamento nella SERP di Google per esempio che hai guadagnato nel corso del tempo. Per ottenere un buon posizionamento nei risultati dei motori di ricerca occorre tempo, possono essere settimane, così mesi, cosi anche un anno a seconda della tipologia di keyword per la quale desideriamo posizionarci e dalla competitività che essa ha. Perciò non pensate che sia un peccatto perdere tutto il lavoro svolto fino ad ora?

10 passaggi fondamentali dopo il passaggio da Http ad Https

  1. Fare i redirect 301 di tutti gli URL in Http alla versione in Https;
  2. Aggiungere la versione in Https alla Google Search Console e all Bing Webmaster Tools. Nella Search Console devono essere aggiunte sia la versione con il www, sia la versione senza. A questo punto deve essere settato il dominio preferito nella scheda Https;
  3. Controllare che tutti i link interni puntino alla versione in Https (per semplificare il lavoro è possibile utilizzare Screaming Frog o software simili);
  4. Controllare che tutti gli eventuali “canonical” siano corretti e puntino alla versione in Https (non vorremmo mica duplicare tutto no?);
  5. Inserire la versione Https nella sitemap XML e segnalarla opportunamente;
  6. Controllare che tutti i link esterni (backlink) che hai sotto controllo puntino alla versione in Https;
  7. Controlla che tutti i link provenienti dai tuoi profili dei Social Network puntino alla versione in Https;
  8. Aggiornare le proprietà del software gratuito Google Analytics alla versione in Https;
  9. Controllare che tutte le librerie che si utilizzano (jquery, google fonts,etc) puntino ad Https. Se le pagine del tuo dominio sono in Https ma poi richiamano le librerie nella versione Http (senza s) vengono comunque segnalate come “non sicure al 100%”;
  10. Controllare i file robots e htaccess e aggiornare tutte le URL.

 

Fatto ciò sarete certi di non incorrere in problematiche varie.

Se avete necessita di un supporto per sistemare la SEO del vostro sito web, contattateci qui sotto:

 

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Hosting gratuito o a pagamento, cosa scegliere

I servizi di web hosting sono diversi, ma possiamo intanto suddividerli in due macrocategorie: quelli gratuiti e quelli a pagamento.

Hosting: tra le diverse possibilità offerte da internet, anche quella di risparmiare. Ma conviene davvero?

Ci sono delle notevoli differenze tra le due tipologie di servizio, e costituiscono la principale ragione per cui un utente dovrebbe decidere di investire sul proprio spazio internet piuttosto che puntare al risparmio.
Senza nulla togliere alle soluzioni gratuite, queste possono andare bene soltanto per una certa tipologia di pagine web. Possiamo utilizzarle, per esempio, per una fase iniziale dell’attività su internet, per vedere quali sono le sue potenzialità o per fare pratica con la gestione; o ancora, può andare bene per usi non professionali, in cui la presenza di un banner pubblicitario o meno non infastidisce davvero il lettore.

Hosting gratuito

Un host gratuito, purtroppo, spesso pecca in termini di sicurezza, capacità e risorse a disposizione dell’utente. Quanto a sicurezza, per esempio, non sono ben protetti da attacchi informatici né possiedono garanzia di backup. Ancora, nel contratto di licenza d’uso può esservi la clausola che lo rende proprietario dei contenuti da te prodotti. Infine, si tratta spesso di server condivisi da migliaia di utenti e quindi sovraccarichi: le loro risorse sono spesso sottodimensionate rispetto l’uso richiesto.
Ecco quali sono le caratteristiche, nel dettagli, di un hosting gratuito:

– uno spazio web limitato, più raramente illimitato;
– una banda ( ovvero la quantità di traffico o di visitatori transitabile/i sul sito mensilmente) limitata, solo a volte illimitata;
– il vincolo, piuttosto frequente, di inserire banner pubblicitari all’interno dei siti (le cui commissioni andranno al provider del servizio, non al gestore del sito);
– almeno una casella di posta elettronica;
– in alcuni casi, offrono anche supporto alle più diffuse tecnologie per il web (solitamente server Apache, PHP e database MySQL). In altri casi permettono di utilizzare obbligatoriamente WordPress, o di ospitare solo siti statici (da modificare manualmente), esclusivamente mediante il markup HTML ed i file di stile CSS.

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La scelta dell’hosting non è affatto facile

Hosting a pagamento

Un servizio di hosting a pagamento, come quelli offerto da Security Host (https://securityhost.it/), garantisce all’utente tutte gli strumenti necessari alla gestione professionale del sito web.
Si può inoltre scegliere il pacchetto hosting più congeniale al proprio progetto.
Per esempio, se il sito è statico, si può optare per un hosting basilare che preveda soltanto la registrazione e il trasferimento del dominio, un indirizzo di posta elettronica, dei filtri antispam e antivirus basilari, spazio web e banda limitata, e una serie di strumenti per la gestione pagine (file manager, template grafici per il sito, FTP, contatori di visite).

Un servizio hosting di livello superiore, adatto ad un sito dinamico, oltre a ciò offre molto di più.
Insieme a servizi richiedibili all’occorrenza al proprio host, avrete ad esempio:
– il supporto ad uno o più linguaggi di scripting lato server: PHP 4/5, Python, ASP;
– il supporto ad un database;
– servizi di statistiche e analisi del traffico.

La differenza, quindi, sta nel livello di professionalità del tuo sito: sia per ciò che visualizzano gli utenti, sia per gli strumenti a tua disposizione. Non sempre, quindi, risparmiare può essere un vantaggio: talvolta può funzionare meglio affidarsi ad un servizio più articolato ed efficiente.

 

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La regola delle 5 W nel Web Marketing

Una delle teorie più famose del Marketing è la regola delle cinque W.

In inglese è noto come “Five Ws” o “h-questions”, vengono utilizzate nella maggior parte dei corsi di formazione e generalmente all’interno delle aziende per curare il problem solving di un’attività.

Oggi vediamo come possiamo utilizzare questa regola di Marketing all’interno del Web.

La regola delle 5 W nel Web Marketing

Le cinque W stanno per:

  • Who? («Chi?»)
  • What? («Cosa?»)
  • When? («Quando?»)
  • Where? («Dove?»)
  • Why? («Perché?»)

Analizziamole brevemente una per una.

come-incorporare-video-sul-sito-web

Come incorporare un video esterno sul tuo sito

Spesso e volentieri può capitare di dover approfondire un argomento attraverso un video teorico (dove una persona parla e spiega un servizio ad esempio) oppure esplicativo (dove vediamo per esempio l’utilizzo di un software o una funziona di esso).

Come incorporare un video da Facebook e YouTube sul tuo sito

La piattaforma video più diffusa sul web è sicuramente Youtube. Esso vanta miliardi di ore di filmati caricati sui loro server e, ogni giorno ne vengono caricati altrettanti da tutti gli utenti del mondo. Uno dei lavori più cercati e comuni specialmente fra i giovani è infatti lo youtuber, colui che riesce attraverso i suoi video a creare interazione e vitalità (like, commenti e condivisioni degli utenti)

Come incorporare un video da Youtube sul mio sito web?

La procedura per incorporare un video presente su Youtube sul nostro sito web è semplicissima. Questa piccola guida vale per qualsiasi CMS, da WordPress a Joomla, da quelli gratuiti come Wix ad Altervista, potete sbizzarrirvi.

Come in foto che segue clicchiamo sul pulsante condividi presente sotto un video.Ora si apre il pannello di condivisione verso i Social Network, mail e altro, qui clicchiamo su codice da incorporare e copiamo il testo HTML presente.

come-incorporare-video-da-youtube

Fatto ciò, dovremo soltanto incollare il codice HTML nell’apposito spazio sul nostro sito web. Ad esempio su WordPress sarà sufficiente andare nell’editor HTML dell’articolo (in alto a destra cliccare su “Testo”) ed incollarlo nella posizione desiderata.